Usciamo un attimo dalla chiesa, dal vangelo e viaggiamo con la fantasia:

E’ una storia di un sacchetto di sassi. Un mattino prima dell’alba quand’era ancora buio mi recai al fiume. Sulla riva inciampai in un sacchetto; incuriosito lo raccolsi, era pieno di piccole pietre. Mi accovacciai ad aspettare il sorgere del sole e intanto buttavo distrattamente in acqua quelle pietre, una dopo l’altra sempre più lontano. Lentamente  col sorgere del sole venne la luce … ormai mi rimaneva l’ultima pietra; la guardai. Alla luce del sole brillava! Per poco non svenni: era una pietra preziosa, avevo perso una fortuna. Fui preso dalla rabbia e dalla disperazione, piangevo maledicendo me stesso, il buio mi aveva tradito. Eppure in un certo senso mi sentivo fortunato, avevo ancora una pietra di valore incalcolabile: la luce era giunta prima che buttassi anche quella.

Torniamo al vangelo: ‘La luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce”.

Anche gli Ebrei stavano camminando non nel buio, ma nel deserto, non aspettando il sorgere del sole, ma desiderando la Terra Promessa. Erano stanchi e si lamentavano con Mosè; il Signore li mise alla prova lasciando che l’accampamento fosse invaso dai serpenti. Si pentirono e supplicarono Dio, e Dio suggerì loro un rimedio, il serpente di rame su un palo; anche quel giovane si pentì di aver gettato via le pietre preziose, ma pose la sua speranza nell’unica pietra rimasta.

Il popolo d’Israele, i suoi capi, i suoi sacerdoti non hanno capito il valore del tempio e lo hanno contaminato, non hanno accolto i messaggeri di Dio, i Profeti e li hanno beffati e disprezzati.

Noi non siamo diversi: nel buio della nostra fede sprechiamo tante occasioni, buttiamo via le pietre preziose senza saperlo, non ci accorgiamo che Dio ci sta conducendo; ci lamentiamo delle prove che Dio ci fa passare e non ci accorgiamo di avere ancora una pietra preziosa, non apprezziamo colui che è stato messo sul palo e che è l’unica nostra speranza di salvezza Gesù crocifisso.

Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio  …”

  Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati, da morti che eravamo per i peccati, ci ha fatti rivivere in Cristo”.

  Ciro re di Persia è stata l’occasione offerta da Dio  per ricostruire il tempio. Per noi l’occasione per vivere è Gesù; non abbiamo altro motivo per vivere che Gesù.

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