L’Associazione “Libera”, con il Presidio “Rita Atria” di Piove di Sacco, invitano i cittadini presso la Sala Polivalente del Patronato di Sant’Anna a Piove di Sacco il 21 Marzo 2018, ore 20,45, per celebrare la XXIII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie “Terra, solchi di verità e giustizia”

Dal 1996 ogni anno, il 21 marzo – primo giorno di primavera – Libera celebra la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Ogni anno, in una città diversa e in molte piazze del Paese, un lungo elenco di nomi scandisce la memoria che si fa impegno quotidiano. Recitare i nomi e i cognomi come un interminabile rosario civile, per farli vivere ancora, per non farli morire mai. Il 21 marzo in tanti luoghi del nostro Paese è come un abbraccio sincero ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, delle stragi, del terrorismo e del dovere. Il 1° marzo 2017, con voto unanime alla Camera dei Deputati, è stata approvata la Legge che istituisce e riconosce il 21 marzo quale “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”. Il Tappeto di Iqbal – “Non perché tutti siano artisti, ma perché nessuno sia schiavo!”

Vi proponiamo di celebrare il 21 marzo insieme ai ragazzi de Il Tappeto di Iqbal, che sapranno farci ridere con il loro spettacolo, ma riusciranno anche a stupirci con le loro storie e farci riflettere sulle nostre realtà. Il Tappeto di Iqbal Cooperativa sociale- Onlus, in ragione al proprio oggetto sociale si occupa prevalentemente di interventi e progetti sul territorio a favore di minori, famiglie, giovani, extra comunitari, in situazioni di disagio personale e, più in generale, a vantaggio di soggetti a rischio di emarginazione sociale, promuovendone pari opportunità e diritti. La cooperativa opera prevalentemente nel quartiere di Barra a Napoli e conta numerose collaborazioni nazionali e internazionali. Perché l’importante è essere vigili e critici; perché abbiamo il dovere di pensare e di dire quello che sentiamo, perché, come ci insegna Lea Garofalo: “Vedo, sento, parlo!”.

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