“In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna” (Gv 6, 47)
La parola di vita in questo mese di aprile desidera rispondere non solo alla nostra fame materiale, ma anche e soprattutto agli altri bisogni dell’uomo, alle sue aspirazioni più profonde.
Gesù ha appena moltiplicato i pani sfamando la folla, che però vuole ancora cibo. E Lui sa che ne ha bisogno, che ne abbiamo bisogno. Ma ancora di più sa che ci sono necessari altri cibi: il risanamento e il perdono.
E, dialogando con la folla, la invita, ci invita, ad accogliere il bene che Lui ci offre.
Noi siamo stati creati per una vita che non possiamo trovare nelle creature, nelle cose create, limitate e passeggere, ma solo in Lui, che è l’unico in grado di soddisfare la nostra fame, l’unico che ci può dare l’alimento per la vita che non muore, perché “è Lui la Vita”.
Gesù ci spinge alla fiducia, ad avere FEDE. Una fede che nasce dall’incontro personale con Dio.
La fede è aderire all’esempio di Gesù in “modo concreto”. Imparare a vivere non ripiegati su noi stessi e sulle nostre paure, ma a guardare alle necessità dei nostri fratelli come la povertà, la malattia, l’emarginazione, al loro bisogno di ascolto.
E Gesù, proprio per saziare questa nostra “fame” più profonda ci ha lasciato il segno del più grande Amore possibile: l’Eucaristia, l’Amore che dona se stesso per far vivere l’altro, che si fa cibo per far vivere l’altro.
“In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna”.
Questo grande Amore è anche “capacità di dare fiducia”.
Infatti, se ci pensiamo bene, noi diamo fiducia a diverse persone nel corso di una giornata: all’insegnante che educa i nostri figli, al medico che deve curarci … proviamo a pensarci. Non si può vivere senza la fiducia.
E la fiducia si consolida con il tempo, con la conoscenza, con l’amicizia, con l’approfondimento dei rapporti reciproci.
E anche il nostro rapporto, la nostra amicizia con Gesù vanno consolidate, approfondite. Rinnoviamo allora tutto questo e mettiamo in pratica con impegno le Sue parole.
Ma come? Approfittando di ogni circostanza della nostra giornata! Ogni occasione (vissuta) ci può ricordare una particolare Parola del Vangelo, per esempio, come ci insegna Chiara:
Incontriamo un prossimo? : “Ama il prossimo tuo come te stesso” (cf Mt 22,39).
Abbiamo un dolore?: “Chi vuol venire dietro a me… porti la sua croce” (cf Mt 16,24), e così via.
Bisogna saper cogliere Le Parole di Gesù nel nostro quotidiano, e così i nostri giorni si illumineranno e Lui entrerà in noi con la sua verità, la sua forza ed il suo amore.
Spetta a noi individuare la Parola giusta da “abbinare” al momento che stiamo vivendo, per fare in modo che la nostra vita possa diventare sempre più un “vivere con Lui”, “un fare tutto assieme a Lui”. E così facendo avremo iniziato “la vera vita, la vita che non muore”.
“In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna”.