Nato sul modello dei famosi Marchè aux puces parigini e del londinese Portobello il mercatino di Brugine in Villa Roberti è tra i più vecchi mercatini del Veneto e uno dei primi in Italia. Durante gli anni ha mantenuto inalterata la sua identità continuando ad ospitare espositori, provenienti dalle Tre Venezie, dalla Lombardia e dall’Emilia Romagna, che vendono gli oggetti più disparati (volendosi così differenziare dalle piazze-vetrine dove espongono esclusivamente i professionisti dell’ antiquariato).
Al mercatino di Brugine sin dal mattino più di 300 espositori si ritrovano a vendere e scambiare articoli di tutti i generi e di ogni provenienza, in una elettrizzante atmosfera di “caccia al tesoro”. I collezionisti mattutini fanno a gara per scovare tra i mille strani oggetti, esposti da personaggi altrettanto strani e divertenti, qualche rarità uscita da una soffitta svuotata per le grandi pulizie.
Le Anime del Mercatino di Brugine
Il mercatino ha due anime: sotto il portico della barchessa sono presenti antiquariato e modernariato: collezionisti ed espositori di orologi, argenti antichi, fini merletti dell’Ottocento, libri e stampe, bambole antiche e radio d’epoca. Sui prati della villa e nel brolo tra le vigne l’atmosfera diventa meno sussiegosa, più scanzonata: è un festoso ritrovo di amici che passano la giornata in mezzo al verde della campagna portando le ferraglie raccolte dal padre in anni di frequentazione di case contadine o i vasi della farmacia della zia appena chiusa.
Il mercatino è da tempo promotore della cultura del riciclaggio e del rispetto per l’ambiente. Riciclare non solo per risparmiare denaro, ma anche per risparmiare materie prime e l’energia necessaria alla produzione. Contro la corsa ai consumi, è proposta l’alternativa di un’”economia nonviolenta”: riusare tutto ciò che materialmente ed igienicamente è riciclabile, dalle ceste in vimini alle vecchie biciclette, per ridurre la circolazione di rifiuti e per riscoprire il valore autentico degli oggetti. Una sensibilità rinnovata che si acquista in un viaggio a ritroso nel tempo per riconquistare una dimensione più umana, più personale della vita quotidiana.
La cultura del riciclo e del commercio eco-compatibile, che il Mercatino da anni invita ad attuare, è ormai diventata filosofia di vita di molte persone che così intendono rifuggire dai meccanismi del consumismo. Un modo di pensare fortunatamente sempre più forte e meno elitario che non riguarda più solo gli scout o qualche amante della natura.
Occasionalmente è presente anche il mercatino della Scuola Waldorf di Padova.
Il mercatino è aperto dalle ore 8 fino al tramonto.
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