Il Casone Ramei detto anche “Casone Bianco“, fu costruito alla fine del XIX secolo dalla famiglia Zecchin, che l’abitò fino al 1979. Successivamente, il Comune di Piove di Sacco lo acquistò per restaurarlo nel corso degli anni ’80. Gli interni, quali mobili e oggetti originali, furono in parte acquistati dall’Amministrazione Comunale e in parte donati dalla popolazione.
Le caratteristiche architettoniche sono quelle tipiche del Casone Veneto, costruzione che troviamo abbastanza ricorrente nel territorio della Saccisica.
Oggi il Casone di Via Ramei ospita il Museo della cultura popolare e della civiltà contadina ed è costituito da due edifici: il principale è l’antica abitazione a due piani (il cui fulcro è la cucina, con il caratteristico focolare “la cavarzerana”) a cui venne affiancato durante la Seconda guerra mondiale un secondo corpo per ospitare la famiglia allargata, fino a un massimo di dodici persone. Il secondo edificio un tempo ospitava le cantine e il ricovero attrezzi, mentre il piccolo sottotetto veniva utilizzato come fienile. Il casone è circondato da un’importante area parco.
Il Casone Ramei oggi
Attualmente, il Casone Ramei è gestito dall’associazione “Gruppo del Cason” di Piove di Sacco, nata nel 1996 e formata da una decina di volontari, che ha contribuito alla riapertura del luogo e che, dal 1997, vi promuove incontri e visite guidate.
Nel territorio della Saccisica troviamo altri Casoni perfettamente restaurati e utilizzati per eventi o ricorrenze:
- Casone Rosa (ora chiamato Casone Rosso a causa della nuova colorazione esterna) a Piove di Sacco in Via Fiumicello
- Casone Azzurro nel territorio di Arzergrande
- Casone delle Sacche a Codevigo, immerso nel territorio della Valle Millecampi e non molto lontano dalla Spiaggia della Boschettona
- Casoni della Fogolana: costruzioni di nuova edificazione che riproducono un ecosistema architettonico e lagunare tipico.
Eventi al Casone Ramei
Il Casone Ramei ospita tradizionalmente la rassegna Chronicae e il Festival Scene di Paglia
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