Il celebre racconto di Julio Cortázar dedicato a Charlie
Parker diventa un banco di prova per l’incontro di due grandi personalità artistiche. La voce di Castiglione e il sassofono di Cafiso scavano questa storia per estrarne un compendio di arte pura, tra musica, vita e teatro.
Attraverso le figure di Johnny Carter (cioè Charlie Parker) e di Bruno, intellettuale e critico musicale, lo scrittore argentino affronta il rapporto tra creatività e razionalità, cerca l’essenza di quel tempo sospeso in cui passato, presente e futuro convivono compressi. Il tempo che Cortázar sentiva quando andava in métro e che Parker provava a riprodurre col suo innovativo e geniale modo di suonare il sax.
«Mettere mano a Il persecutore – spiegano gli artisti – è come entrare in un tempio. Non solo del jazz.
Si ha a che fare con qualcosa di mistico, come i concetti di tempo, creazione, morte e vita. Il sassofono e la voce giocano sul palco intrecciando parole e musica per cercare di riempire quei buchi di cui parla il protagonista. Per scongiurarli, trasformarli. In principio era il verbo o la vibrazione?»
Ivan Castiglione voce recitante
Francesco Cafiso sassofono contralto, flauto traverso
Mauro Schiavone pianoforte
Pietro Ciancaglini contrabbasso
Adam Pache batteria