Gio 27_02 ore 21:00
Sab 29_02 ore 21:00
Dom 01_03 ore 18:00 e ore 21:00
Questa è la vera storia di Robert Bilott (Mark Ruffalo) l’avvocato ambientalista protagonista di una estenuante battaglia legale durata ben 19 anni contro il colosso chimico DuPont e di come, da uomo tenace e combattivo, ha rappresentato 70mila cittadini dell’Ohio e della Virginia, la cui acqua potabile era stata contaminata dallo sversamento incontrollato di PFOA (acido perfluorooctanico). Grazie ad uno studio tossicologico sulle vittime, Bilott riuscirà a dimostrare i rischi per la salute associati alla contaminazione delle acque e otterrà per loro un importante risarcimento. La pellicola diretta da Todd Haynes, si ispira ad una vicenda realmente accaduta e portata alla ribalta internazionale da un articolo del New York Times. Dai produttori di Green Book e Il Caso Spotlight una storia di impegno civile, una lotta di Davide contro Golia supportata da un grande cast composto da Mark Ruffalo, Anne Hathaway, Tim Robbins e Bill Pullman.
CRITICA
Una grossa multinazionale contro singoli individui. I produttori di Cattive acque sono gli stessi de Il caso Spotlight, e i due film hanno un’atmosfera e un rigore simili. Inedito lavoro di Todd Haynes, che di solito l’America rurale la racconta nel suo passato e nei suoi intrighi privati, amorosi e famigliari, mentre questa volta racconta dei buoni americani in lotta contro il “sistema”, una corporation diabolica e l’eterno nemico interno, il governo, che non li protegge. L’ossessione, sana, eticamente impeccabile, di un avvocato per la giustizia, in un film che omaggia il cinema liberal anni ’70 e racconta molto dell’America da ieri a oggi, non solo una storia particolare. Città contro campagne, le due Americhe ancora una volta contro. Appassionante e per appassionati del genere. (Mauro Donzelli – Comingsoon.it)