Costretto a uscire dall’autostrada per un ingorgo, un giovane imprenditore si perde nelle campagne della Bassa Padovana scoprendo un angolo di Veneto appartato e laborioso, dal carattere semplice e autentico. La veloce deviazione diventa una sospensione esistenziale che si protrae per giorni e fa emergere la rabbia rimossa di un uomo che forse ha tradito se stesso.
Viene a contatto con persone schiette, cammina nella nebbia del primo mattino, scopre il mondo del vino Friularo, il cui carattere corrisponde a quello della gente che lo produce. Un vino dai tratti spigolosi che si ammorbidiscono col tempo, acquistando in robustezza e rotondità.
Complici un vecchio vignaiolo e una seducente sommelier, il protagonista impara la storia e le leggende di questo vino rabbioso, le pazienti tecniche produttive, gli aspetti organolettici, capisce i mesi di attesa prima della pigiatura dell’uva, gli anni di attesa per la maturazione nelle botti.
Sarà per lui, frenetico e iperconnesso imprenditore in carriera, una vera e propria iniziazione, attraverso il vino, all’arte di aspettare, all’attenzione, alla percezione affinata. Alla pazienza che genera forza. Alla rabbia che diventa armonia. Come nella voce di Tom Waits.
con Filippo Paolasini
ideazione Fernando Marchiori
drammaturgia Gianmarco Busetto
regia Gianmarco Busetto e Carola Minincleri
produzione Scene di paglia | Farmacia Zoo:è
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Parcheggio di Via Co’ del Panico a Piove di Sacco