Reinvenzione dal respiro africano di Cappuccetto rosso, una delle fiabe europee più popolari e di cui esistono numerose varianti, Thioro porta lo spettatore alla scoperta non del bosco, ma della savana, e all’incontro non con il lupo, ma con Buky la iena, in un viaggio immaginifico e bruciante attraverso l’Africa.
Un viaggio dal ritmo pulsante, che intreccia diverse lingue, ritmi, suoni e immaginari, e fa incontrare e mette in corto circuito la fiaba europea con la tradizione africana partendo dalla suggestione di come l’origine esatta di Cappuccetto rosso continui a essere un’incognita.
Narrazioni ispirate allo stesso tema si possano trovare non solo nel folklore europeo, ma anche nella tradizione orientale e africana.
Nato in Senegal, lo spettacolo è una nuova occasione di incontro nel solco della feconda relazione del Teatro delle Albe con Diol Kadd e gli attori legati a Mandiaye N’Diaye, attore cardine del Teatro delle Albe (scomparso nel 2014) che ha fondato l’associazione Takku Ligey coinvolgendo i giovani del villaggio e creando un’alternativa di lavoro e di vita. Un “meticciato teatrale” che prosegue il percorso delle “Albe afro-romagnole”. Nel 1988, infatti, la compagnia ravennate, intrecciando la lezione della tradizione teatrale alla ricerca del nuovo, acquisì al suo interno dei griots senegalesi, coniugando drammaturgia, danza, musica, dialetti, invenzione e radici, e costruendo un importante percorso artistico, sociale e culturale che ha portato alla nascita in Senegal di una realtà teatrale e culturale di rilievo, da cui prende vita anche questo spettacolo.
Adama Gueye e Fallou Diop attori e musicisti
Simone Marzocchi compositore e trombettista
regia Alessandro Argnani