Il Museo “Paradiso” del Duomo di Piove di Sacco, espone pezzi di assoluto interesse: dalla pala di San Francesco di Paola di Giambattista Tiepolo, a preziosi reliquiari, all’affresco di cultura post-giottesca con la Dormitio Virginis, al grandissimo telero con la Processione del Santissimo Sacramento attribuito ad Andrea Michieli detto il Vicentino (Vicenza 1542-Venezia 1618), e ancora pale d’altare, suppellettili, arredi sacri Il tutto all’interno di un percorso museale che, partendo dal Duomo, si sviluppa nella grande sacrestia ottocentesca e prosegue nel “Paradiso” (da cui il nome), spazio utilizzato un tempo per la catechesi dei ragazzi e le riunioni delle confraternite, e trova appendice nell’oratorio (Chiesuola) sorto sulle basi dell’antica chiesa di Santa Maria dei Penitenti. Un museo dinamico che prevede, nel prossimo futuro, anche un ampliamento di spazi e di possibilità espositiva.“
Museo Paradiso: fortemente voluto dal territorio della Saccisica.
Fortemente voluto dalla parrocchia del Duomo di Piove di Sacco e dall’unità pastorale di Piove di Sacco, il progetto e la realizzazione del Museo Paradiso sono stati curati dal museo Diocesano di Padova, di cui il “Paradiso” rappresenta una sorte di “estensione” e completamento nel territorio, e insieme ad altri siti storico-artistici del territorio diocesano viene a comporre un “museo ecclesiastico diffuso”. L’opera, che vede il patrocinio della Provincia di Padova, è stata sostenuta dal contributo di: Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo; Regione del Veneto; Comune di Piove di Sacco; Banca Patavina – Credito Cooperativo di Sant’Elena e Piove di Sacco; SM – Alessandra Miotto onlus; Associazione Amici del Gradenigo – Piove di Sacco. Ha inoltre il sostegno di Piove Amica e Consorzio Pro Loco Padova Sud Est.
Cosa trovare al Museo Paradiso a Piove di Sacco
La nascita del Museo Paradiso trova ragione nella ricca dotazione di opere di interesse artistico e documentario di proprietà ecclesiastica presenti a Piove di Sacco, alcune direttamente riconducibili al patrimonio del Duomo, altre provenienti da chiese, conventi, oratori del territorio. Un patrimonio interessante con pezzi di grande valore: dai brani del pavimento musivo del primo Duomo di Piove di Sacco all’affresco post giottesco raffigurante la Dormitio Virginis, dal polittico attribuito a Paolo da Venezia al trecentesco Reliquiario della Croce alla Madonna col Bambino di Jacopo da Valenza, dalla Pala con San Martino vescovo di Giovan Pietro Silvio del 1532 alla Pala con San Francesco di Paola di Giambattista Tiepolo, finora conservata al Museo diocesano di Padova.
Ma ad “aprire” le porte all’ospite e al visitatore c’è il telero datato 1701 raffigurante il capitolo dei Canonici della Collegiata di San Martino; mentre nel salone del piano superiore campeggia un altro unicum: il grande telero raffigurante la Processione del Santissimo Sacramento a Piove di Sacco (datato a inizio Seicento). Opere che raccontano un territorio, recuperano pezzi di storia, fanno rivivere siti solo in parte sopravvissuti al tempo, come il monastero dei Santi Vito e Modesto, o del tutto scomparsi come il Convento della Concezione o il monastero degli Angeli.
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