Palazzo Gradenigo, spesso chiamato più correttamente “Villa Gradenigo”, fa parte dell’omonimo complesso ed è indiscutibilmente una delle ville di maggior pregio della città di Piove di Sacco, a pochi passi dal centro Storico.
La prima documentazione riguardante il palazzo Gradenigo risale al 1581: al tempo esisteva una casa intestata alla famiglia Morosini che la venderà alla famiglia Gradenigo intorno alla metà del 1600. Tra 1661 e il 1675 la villa viene riedificata e ampliata con l’aggiunta dell’oratorio intitolato a San Francesco di Sales. E’ in questo tempo che il palazzo padronale assume le forme attuali.
Intorno al 1788 avviene il primo grande restauro della facciata e dell’oratorio, nonché la costruzione della barchessa laterale.
I Gradenigo trascorsero i tempi delle villeggiature a Piove di Sacco per tutto il 1700, animando il luogo con feste e concerti con altre famiglie aristocratiche veneziane. Nel 1800 con l’invasione napoleonica e poi quella austriaca; il palazzo subì continue modificazioni e saccheggi; in questo secolo durante la Prima Guerra Mondiale fu adibito a ospedale militare e nel secondo conflitto offrì alloggi a diversi profughi delle città vicine, oltre che a famiglie povere del Piovese.
Dal 1800 un membro della famiglia Gradenigo decide di abitare in Piove di Sacco e nel 1882 Lucia Gradenigo sposa il conte Prospero Radini Tedeschi, ultimo proprietario della Villa.
L’Associazione per il recupero di Palazzo Gradenigo
L’Associazione “Amici del Gradenigo” a Piove di Sacco si batte da decenni per una presa di coscienza da parte della cittadinanza e delle istituzioni volta a recuperare il palazzo ormai disabitato da anni.
Commenti 0