Gio 7_11 ore 21:00
Sab 9_11 ore 21:00
Dom 10_11 ore 21:00
Genere: Drammatico
Anno: 2019
Regia: Gabriele Salvatores
Attori: Claudio Santamaria, Valeria Golino, Diego Abatantuono, Giulio Pranno, Daniel Vivian, Maruša Majer, Tania Garribba
Paese: Italia
Durata: 97 min
TRAMA
Sono passati sedici anni dal giorno in cui Vincent è nato e non sono stati sedici anni facili per nessuno. Né per Vincent, immerso in un mondo tutto suo, né per sua madre Elena e per il suo compagno Mario, che lo ha adottato. Willi, che voleva fare il cantante, senza orario e senza bandiera, è il padre naturale del ragazzo e una sera qualsiasi trova finalmente il coraggio di andare a conoscere quel figlio che non ha mai visto e scopre che non è proprio come se lo immaginava. Non sa, non può sapere, che quel piccolo gesto di responsabilità è solo l’inizio di una grande avventura, che porterà padre e figlio ad avvicinarsi, conoscersi, volersi bene durante un viaggio lungo le strade deserte dei Balcani in cui avranno modo di scoprirsi a vicenda, fuori dagli schemi, in maniera istintiva. E anche Elena e Mario, che si sono messi all’inseguimento del figlio, riusciranno a dirsi quello che, forse, non si erano mai detti. “Ora capisco cosa cercavi di dirmi e quanto soffrivi sapendo di avere ragione. Ma avrei potuto dirti, Vincent, che questo mondo non è adatto a uno così bello come te”. Vincent – Don Mc Lean
CRITICA
E’ un film di ritorni per Gabriele Salvatores Tutto il mio folle amore: ritorno al rock & roll, e soprattutto al road-movie un road movie, in questo caso, che di viaggi ne racconta due: uno del corpo e l’altro dell’anima. Come spesso fa, il regista adatta un romanzo e pesca dall’immaginario di qualcun altro per costruire sua personale visione dell’uomo e dei sentimenti. Il sentimento predominante qui è l’amore nelle sue varie declinazioni, anche se in primo piano c’è un rapporto padre/figlio. C’è anche la rappresentazione della malattia mentale, presa di petto e trasformata in un’esplosione di vita e di vitalità, la vitalità dell’esordiente Giorgio Pranno e di un Claudio Santamaria canterino e autoironico, e molto simile ai personaggi di Marrakech Express. Alla loro avventura anche un po’ western fanno da contraltare due personaggi notturni e malinconici a cui Valeria Golino e Diego Abatantuono si abbandonano generosamente. (Carola Proto – Comingsoon.it)